Minoan Lines lascia Venezia

Minoan Lines Con una stringata comunicazione Minoan Lines compagnia cretese parte del Gruppo Grimaldi, ha annunciato che, dopo la sospensione degli ultimi due mesi, causa il perdurare della grave crisi finanziaria, il board della compagnia ha deciso, suo malgrado, di sospendere il servizio fra Venezia e la Grecia (Corfù e Patrasso). Né Minoan né Grimaldi hanno fornito dettagli al riguardo, ma, secondo indiscrezioni circolanti a Venezia, la sospensione – piuttosto inusuale all’inizio del periodo estivo – corrisponderebbe ad una cancellazione tout court del servizio, con tanto di chiusura da settembre dell’ufficio veneziano (11 dipendenti) e riprotezione (previo sconto del 10%) sui collegamenti da Ancona per i passeggeri che avevano già prenotato il viaggio su uno dei due collegamenti settimanali (nelle due direzioni) fra la Serenissima e la penisola ellenica. Quel che è certo è che pochi giorni fa sono stati resi noti i risultati di Minoan (che oltre ai collegamenti Ancona-Grecia opera fra il Pireo e Creta) relativi al primo semestre e, se non è un bagno di sangue, poco ci manca: fra crisi greca e carburante alle stelle la perdita netta al 31 marzo è arrivata a 13,2 milioni di euro (era stata di 10,5 milioni un anno fa), mentre i ricavi sono stati di 31,6 milioni di euro contro i 34,5 milioni del primo trimestre 2011. Per far fronte a tale situazione Grimaldi-Minoan avrebbe quindi optato per la cancellazione della linea veneziana, presumibilmente allo scopo di liberare per un più proficuo noleggio le due navi utilizzate in questo servizio, i ro-pax gemelli Europa Palace e Olympia Palace, unità costruite da Fincantieri, capaci (circa 2.000 passeggeri e 2.000 metri lineari di garage) e veloci, destinati, secondo rumor piuttosto insistenti, a spostarsi sul Tirreno una volta formalizzato (probabilmente a inizio luglio) il passaggio di Tirrenia a CIN. Questo lo scenario più quotato, anche se negli ultimi giorni non sono mancate le ipotesi di uno spostamento di Minoan da Venezia a Monfalcone, dove è stata recentemente collaudata una nuova banchina da 500 metri, destinata nelle intenzioni dell’ASPO (Azienda Speciale Porto di Monfalcone), ad attività di autostrade del mare (previa realizzazione, entro un anno circa, di una stazione marittima), e dove a breve andrà a gara un piazzale attrezzato multiuso da 65.000 mq, su cui Cetal, terminalista locale controllato da Grimaldi e specializzato in traffico auto, avrebbe già messo gli occhi.